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Quanto dovrebbe essere lunga un’email?

Aggiornamento: 28 mag

Per essere efficace, la lunghezza ideale di un’email o una newsletter dovrebbe rimanere tra le 50 e le 125 parole. L’attenzione media del lettore è sempre più bassa, ecco perché riducendo la lunghezza si può catturare l’interesse.

Quando si affronta il tema della lunghezza ideale per scrivere un’email, una DEM o una newsletter non si possono dare ricette definitive. Tutto dipende dal tipo di contenuto che stai confezionando, dalle aspettative del target e dalla strategia utile.


Esiste, però, una tendenza riconosciuta che porta i lettori a essere sempre meno reattivi nei confronti di grandi quantità di testo scritto se non c’è un interesse preciso dietro a un contenuto. Un pubblico fidelizzato può leggere testi lunghi e articolati ma non è sempre così. Ecco perché è utile sapere qual è la lunghezza ideale di un’email efficace.



Quante parole dovrebbe avere un’email?

Ci sono delle ricerche che possono aiutarci a definire qual è la lunghezza adeguata per creare un’email che avrà maggiori possibilità di essere letta. Chiaramente dobbiamo partire da un presupposto: sono termini indicativi, non definitivi e vincolanti.

Questo significa che l’idea di una lunghezza ideale per la tua email è un parametro di massima, non un vincolo. Si parte sempre dal presupposto che less is more: inutile aggiungere testo a caso. Meglio concentrarsi sul contenuto utile. Detto questo, alcune ricerche hanno quantificato la lunghezza ideale per scrivere un’email efficace.

Secondo boomerangapp.com, la lunghezza ottimale delle e-mail è compresa tra 50 e 125 parole. Questi sono valori che hanno sempre prodotto tassi di risposta superiori al 50%. I tassi di risposta sono scesi lentamente dal 50% per i messaggi da 125 parole.

Poi si passa a circa il 44% per le email che contengono 500 parole. Fino a 2000 parole tutto rimane più o meno invariato, per poi scendere rapidamente. La lunghezza ottimale per un’e-mail è inferiore a 125 parole, ma non devi preoccuparti troppo se vai oltre.


Email breve: meglio rispetto a una lunga?

In realtà no. Nel senso, possiamo considerare la lunghezza come un metro di efficacia di un’email? Basta scrivere poco per avere tassi di risposta importanti? Non è così, infatti lo studio mostra come i KPI si riducano nel momento in cui crolla la lunghezza.

Chiaramente, queste regole non devono mai frenare la tua creatività e, soprattutto, le considerazioni legate ai test A/B: la lunghezza ottimale di un’email dipende anche dal pubblico di riferimento, dagli obiettivi di marketing e dal contenuto specifico.


Come ottimizzare la lunghezza dell’email?

Partiamo dal presupposto che non dobbiamo accorciare o allungare il testo di un’email in base a determinate convinzioni. Piuttosto, direi di ottimizzare i contenuti di un’email in modo da evitare inutili giri di parole e blocchi di testo difficili da leggere. I consigli:

Elimina tutto ciò che non serve: spesso, la lunghezza dell’email non riguarda aspetti sostanziali da comunicare ma parole superflue che allungano inutilmente il contenuto.

Avverbi, aggettivi, intercalari: sono elementi che possono essere eliminati (spesso, non sempre) a favore di una pulizia del testo per migliorare la lunghezza dell’email.


Sfrutta i link in uscita

Invece di utilizzare un paragrafo per spiegare un concetto, metti un collegamento ipertestuale nel testo e risparmi una buona quantità di testo che andrà a favore di un’economia della scrittura. Testi asciutti ed efficaci migliorano la riuscita dell’email.


Usa la piramide rovesciata


Nella scrittura di un’email o di una newsletter puoi utilizzare questa tecnica giornalistica per migliorare il contenuto. Usa ciò che conta, che può fare la differenza in un’email, all’inizio. Poi gli sviluppi e infine i dettagli. Il contenuto importante prima di tutto.


Formatta il testo dell’email

A volte, non è solo una questione di ridurre il contenuto per migliorare la comunicazione. Prenditi lo spazio necessario ma formattalo al meglio. Allinea il testo a bandiera, usa le liste puntate, inserisci grassetto e corsivo quando è necessario. E poi basta.


Bypassa inutili formalismi

Spesso, le email vengono vissute come un’inutile prosopopea, un rosario di saluti e introduzioni, conclusioni, preamboli senza reale utilità. Un’idea: copia e incolla il contenuto su ChatGPT – a meno che non ci siano informazioni sensibili che non devono essere rese pubbliche – e chiedi all’AI di semplificare. Valuta se utilizzare l’output.


Non dimenticare gli allegati

Scrivi abbastanza, ma non troppo. Cerca di mantenere i messaggi tra 50 e 125 parole. Usa frasi più brevi con parole più semplici e se non riesci a mantenere questi standard puoi prendere in considerazione l’invio di documenti complessi via email.

Da leggere: come fare copywriting con ChatGPT


Una sintesi per seguire la lunghezza ideale di un’email

​Ecco una tabella con le lunghezze ideali dei vari elementi di un’email efficace. Seguendo queste linee guida per il web copywriting si può facilmente migliorare l’efficacia delle tue comunicazioni su posta elettronica, rendendole più chiare e coinvolgenti.


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Un ultimo consiglio per ridurre il testo inutile nelle tue email: definisci un obiettivo e seguilo. Spesso, è il modo migliore per evitare giri di parole e frasi ridondanti. Usa frasi brevi e dirette ed elenchi puntati per evitare blocchi di testo. Ma segui sempre un obiettivo.

 
 
 

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